Descrizione
Dal 18 novembre 2021 e' possibile conferire gli oli vegetali esausti nell'apposito contenitore posto presso il Centro Polifunzionale di Strambinello, accanto al bidone degli abiti usati.
Di che materiale parliamo?
Si tratta di tutti quegli oli residui sia di origine industriale che domestica quali, ad esempio, residui di olio da frittura, oli per la conservazione degli alimenti, oli e grassi di cottura dei cibi.
Durante la cottura e la frittura i cibi subiscono un processo di carbonizzazione, generando l’ossidazione e la conseguente perdita delle iniziali caratteristiche organolettiche dell’olio che diventa inquinante, se sversato direttamente nel terreno, negli scarichi o nelle condutture.
L’olio alimentare usato, se disperso nell’ambiente, può:
Attivare la raccolta degli oli esausti, permette di recuperarli attraverso la raccolta differenziata e riutilizzarli, dopo aver subito un processo di trasformazione, come lubrificanti, inchiostri, oli per macchine agricole e perfino candele. Una volta entrato nel processo di smaltimento, l’olio alimentare esausto viene rigenerato in nuovo materiale e può essere reimmesso nel mercato sotto forma di nuova materia.
Come fare la raccolta differenziata:
Quali oli puoi conferire?
Oli vegetali (olio di oliva e di semi vari) usati per le fritture e cottura degli alimenti
Oli di conservazione dei cibi in scatola o in vetro (tonno, sgombro, sardine, funghi, carciofini, condimenti per riso e pasta, ecc)
Quali oli NON PUOI conferire:
tutti gli oli minerali – come carburanti e lubrificanti per motori – hanno uno smaltimento dedicato e non devono essere mescolati alla raccolta degli oli da cucina.
Non dimenticare di:
Si tratta di tutti quegli oli residui sia di origine industriale che domestica quali, ad esempio, residui di olio da frittura, oli per la conservazione degli alimenti, oli e grassi di cottura dei cibi.
Durante la cottura e la frittura i cibi subiscono un processo di carbonizzazione, generando l’ossidazione e la conseguente perdita delle iniziali caratteristiche organolettiche dell’olio che diventa inquinante, se sversato direttamente nel terreno, negli scarichi o nelle condutture.
L’olio alimentare usato, se disperso nell’ambiente, può:
- contaminare i pozzi di acqua potabile
- ridurre l’ossigeno necessario alla flora e alla fauna per sopravvivere
- causare intasamenti e danni agli impianti di depuratori e condutture fognarie
Attivare la raccolta degli oli esausti, permette di recuperarli attraverso la raccolta differenziata e riutilizzarli, dopo aver subito un processo di trasformazione, come lubrificanti, inchiostri, oli per macchine agricole e perfino candele. Una volta entrato nel processo di smaltimento, l’olio alimentare esausto viene rigenerato in nuovo materiale e può essere reimmesso nel mercato sotto forma di nuova materia.
Come fare la raccolta differenziata:
Quali oli puoi conferire?
Oli vegetali (olio di oliva e di semi vari) usati per le fritture e cottura degli alimenti
Oli di conservazione dei cibi in scatola o in vetro (tonno, sgombro, sardine, funghi, carciofini, condimenti per riso e pasta, ecc)
Quali oli NON PUOI conferire:
tutti gli oli minerali – come carburanti e lubrificanti per motori – hanno uno smaltimento dedicato e non devono essere mescolati alla raccolta degli oli da cucina.
Non dimenticare di:
- far raffreddare l’olio prima di conferirlo
- raccoglierlo in una bottiglia
- portare il tuo olio negli appositi contenitori, se presenti nel tuo Comune, o al Centro di Raccolta più vicino, rispettando il limite massimo di 10 Litri per ogni accesso (vedi tipologie e quantità di rifiuti conferibili nella Tabella CDR per utenze domestiche)
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Ultimo aggiornamento pagina: 30/11/2021 16:46:50