Matrimonio Civile

Il matrimonio civile è celebrato pubblicamente nella casa comunale davanti all'Ufficiale di Stato Civile, alla presenza di due testimoni.

  • Servizio attivo

A chi è rivolto

  1. Ai cittadini maggiorenni di stato libero, che cioè non essere sono legati da un precedente matrimonio civile oppure da un precedente matrimonio religioso trascritto nei registri dello stato civile ad altre persone. Oltre allo stato libero, è necessario che le persone che decidono di sposarsi non siano legate da vincoli di parentela, di affinità, adozione e di affiliazione nei gradi stabiliti dal Codice Civile;
  2. Ai cittadini che hanno già compiuto 16 anni. In questo caso, è necessaria l'autorizzazione del Tribunale dei minorenni;
  3. Ai cittadini già coniugati che hanno avuto annullato il matrimonio religioso o la cessazione degli effetti civile del precedente matrimonio civile;

Descrizione

É il matrimonio contratto in Comune davanti al Sindaco. 
Il matrimonio viene trascritto nei registri dello statocivile se ci sono tutti i requisiti richiesti dalla legge italiana per la sua validità:
1) Il matrimonio deve essere celebrato entro sei mesi dall'affissione delle pubblicazioni. 
Oltre tale termine la documentazione risulta scaduta;
2) Per le persone divorziate, occorre presentare una copia integrale dell'atto del precedente matrimonio, con l'annotazione della sentenza di divorzio. Tale copia deve essere richiesta agli Uffici dello stato civile del Comune in cui è stato celebrato il precedente matrimonio, previa autorizzazione della Procura della Repubblica;
3) La donna rimasta vedova o divorziata può sposarsi solo dopo che sono trascorsi 300 giorni dalla morte del marito o dal divorzio, salvo che quest'ultimo non sia stato pronunciato per separazione pluriennale o per impotenza del coniuge. La funzione di questo temporaneo divieto di nuove nozze è quella di evitare dubbi sulla paternità di un eventuale figlio di cui la donna fosse incinta. Il divieto viene a cessare con il parto o con l'interruzione di gravidanza. Qualora la donna non fosse incinta, può richiedere l'autorizzazione al matrimonio al Tribunale Civile;
4) I vedovi devono presentare la copia integrale dell'atto di morte del coniuge. Per ottenerla, occorre l'autorizzazione del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente per Comune in cui si è verificato il decesso;
5) Il matrimonio, instaura, automaticamente il regime patrimoniale della cosiddetta ""comunione dei beni"" tranne se, al momento della celebrazione, si dichiara, innanzi all'ufficiale dello stato civile, di volere la ""separazione dei beni"". 
Il regime patrimoniale della comunione dei beni consiste nel fatto che tutti i beni acquistati dagli sposi dopo il matrimonio sono in comune; ognuno ne è proprietario per il 50%. Non rientrano in regime di comunione tutti i beni posseduti prima del matrimonio e tutti i beni dei quali si viene in possesso, anche dopo la celebrazione del matrimonio, per successione;
6) Nell'atto di matrimonio viene registrato anche l'eventuale riconoscimento dei figli naturali della coppia che si sposa. Dal giorno del matrimonio, per la legge italiana, questi diventano figli legittimi;
7) Dopo la celebrazione del matrimonio, si può richiedere all'ufficiale dello stato civile il libretto internazionale di famiglia;
8) Qualora gli sposi intendano contrarre matrimonio in un comune diverso da quello di residenza devono produrre una specifica richiesta, in carta legale, al Sindaco del comune dove sono state eseguite le pubblicazioni, specificando i motivi addotti a giustificazione del N.O. a contrarre matrimonio in altro Comune.

Come fare

Chi intende sposarsi deve:

- scegliere il rito di celebrazione, civile o religioso;
- definire luogo e data del matrimonio;
- richiedere le pubblicazioni di matrimonio.

Chi intende sposarsi deve richiedere le pubblicazioni di matrimonio all'Ufficiale di Stato Civile del Comune di residenza di uno degli sposi.

La pubblicazione di matrimonio è la fase del procedimento con la quale si accerta che non esistano impedimenti alla celebrazione del matrimonio, sia civile che religioso, rendendo pubblica l'intenzione degli sposi tramite l’esposizione all’Albo Pretorio Online.

La pubblicazione ha una durata d’esposizione di 8 giorni più 3 per le eventuali opposizioni. 
Il matrimonio potrà essere celebrato a partire dal dodicesimo giorno ed entro i 180 giorni successivi. Oltre tale data, sarà necessario effettuare una nuova richiesta di pubblicazione.

Per i soli matrimoni da celebrarsi in forma religiosa, i futuri sposi dovranno presentare anche la richiesta del parroco di Strambinello o del Ministro di culto ammesso nello Stato. L'ulteriore necessaria documentazione viene acquisita d'ufficio, ad eccezione del nulla-osta per i nubendi stranieri.


I cittadini stranieri (comunitari ed extracomunitari) che vogliano sposarsi in Italia devono presentare il nulla-osta rilasciato dall'autorità diplomatica (Consolato o Ambasciata) del proprio Paese presente in Italia. 
Tale nulla-osta deve essere tradotto e legalizzato o presso l'Ufficio Territoriale del Governo dove ha sede l'Autorità diplomatica o presso l'Ufficio Territoriale del Governo di Torino (già Prefettura), purché non si tratti di Paese esente da legalizzazione (Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Liechtestein, Lussemburgo, Macedonia, Norvegia, Olanda, Portogallo, Repubblica di S. Marino, Slovacchia, Slovenia, Svizzera, Spagna, Turchia, Ungheria); in mancanza del nulla-osta occorre una sentenza del Tribunale Italiano.

I cittadini Italiani per potersi sposare in un Paese straniero devono chiedere all'Ufficio di Stato Civile del Paese stesso quali sono i documenti necessari da produrre: gli stessi variano a seconda delle diverse nazioni. Se impossibilitati a contattare tale Ufficio, è indispensabile rivolgersi al Consolato Italiano in quel Paese.

Cosa serve

1) Documento d'identità valido;
2) Estratto di nascita
3) Il certificato contestuale di residenza, di cittadinanza e di stato libero;
4) Se uno o se entrambi i futuri sposi hanno cambiato la residenza da meno di un anno è necessario il certificato di precedente residenza;

Cosa si ottiene

La celebrazione del matrimonio civile riconosciuto dallo Stato italiano con effetti civili.

Tempi e scadenze

Nel giorno fissato per le pubblicazioni, i futuri sposi, possono prenotare la data per la celebrazione del matrimonio.
Le pubblicazioni restano affisse in Comune per almeno 8 giorni, per dare a terze persone la possibilità di opporsi al matrimonio.
Il matrimonio viene celebrato nella casa comunale, dal Sindaco o da un suo delegato, alla presenza di due testimoni maggiorenni.

Accedi al servizio

Il servizio è disponibile nella sede dell'ufficio Servizi Demografici

Condizioni di servizio

Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.

informativa anagrafe.pdf [.pdf 103,11 Kb - 10/08/2023]

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Ultimo aggiornamento pagina: 15/07/2024 12:36:38

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